Ricette

Prepararsi all’autunno con il risotto gorgonzola e fichi

Ingredienti per 4 persone:

  • 6 fichi (preferibilmente maturi)
  • 70 grammi di gorgonzola (o Zola come preferite)
  • Riso carnaroli (9 pugni sono sufficienti)
  • Vino porto
  • Salvia
  • Cipolla, sedano e carota per il brodo

Settembre è l’avvento dell’autunno, e diciamocelo l’autunno è meraviglioso.

Le temperature si abbassano, i colori si scaldano, si vendemmia e tornano i piatti caldi a scaldarci la sera. Settembre oltre ad essere il mese dell’uva è anche il mese dei fichi, perfetti da mangiare a colazione (per darvi energia) o da inserire in qualche piatto autunnale, che non deve essere per forza una torta.      Il fico, che trova il suo momento migliore proprio in questo mese dell’anno, è un frutto perfetto da integrare alla nostra dieta; da usare con cautela non tanto per il suo contenuto calorico (che rientra in un fascia medio-alta) quanto per la sua spiccata dolcezza.

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La dolcezza del fico e la forza del gorgonzola

Oggi vi diciamo come inaugurare il cambio di stagione con un risotto che rappresenta un riassunto fatto a piatto della stagione che ci aspetta. Gli ingredienti ve li abbiamo dati, calcolati su una tavola di 4 persone non ci resta che capire come portarlo a compimento.

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Preparazione: 

Prima di fare qualsiasi cosa mettete a cuocere il brodo vegetale con cipolla, sedano e carota, vi servirà per mantecare il risotto, salate l’acqua e fatelo bollire almeno una quarantina di minuti. Spolpate i fichi e metterli a rosolare a fuoco basso in una padella antiaderente; dopo averli fatti sfrigolare per qualche minuto sfumate con il vino Porto (1/4 di bicchiere è sufficiente) e amalgamate bene. Nel frattempo in un’altra padella iniziate a far rosolare il riso con una noce di burro (ricordate sempre di mescolare spesso in questa fase, per evitare che il riso si bruci). Iniziate a mantecare il riso con il brodo e una volta che sarà quasi pronto aggiungete i fichi cotti in precedenza; aggiungete anche il gorgonzola e mantecate bene per ancora qualche minuto. Un tocco di salvia sul finale, impiattate, annusate e mangiate.

Chiara Lauretani

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