Recentemente Burger King ha avuto trovate geniali. Un paio di mesi fa ha teso la mano all’acerrimo nemico McDonald’s proponendo di creare un panino-Frankenstein unendo gli ingredienti di entrambi i marchi, ha incassato un irritato (e prevedibile) due di picche e ha fatto la figura del pacifista del cibo monnezza.
Adesso lancia in Europa il Whopper con il pane nero in tiratura limitata fino al 2 novembre per celebrare Halloween. Lo scorso anno ha venduto in Giappone un panino simile preparato con la cenere di bambù (il Kuro Burger, un hamburger completamente nero).
Pensavate forse che l’Halloween Whopper avesse un pane speciale al nero di seppia o fatto col carbone vegetale, trend che sta prendendo piede nel gastrofighettismo? Niet, c’è la salsa barbecue nell’impasto, me lo dice il cassiere che assillo di domande mentre gli verso i 4,40 € necessari per portarmi uno di ‘sti cosi a casa.
Colto da scetticismo, mi domando: com’è sto Whopper? Sarà più succulento dell’originale?
Prima di addentarlo voglio giocare all’Allegro Chirurgo e vedere cosa c’è dentro. Ma, un attimo, vi do qualche misura: è alto quasi 6 cm, ha un diametro di 12 cm e pesa 304 grammi. Diciamo che è un bell’animaletto ipercalorico.
Passo alla vivisezione.
Scoperchio e ad accogliermi ci sono 3 pezzetti di lattuga incollati al pane. A far da mastice la maionese in un generoso sputacchione. I miei succhi gastrici ribollono.
Sotto la lattuga, una fettina di pomodoro rammollita. Nei 6 minuti esatti trascorsi dalla cassa a casa ha rilasciato tanta acqua da inzuppare ciò che sta sotto. Non ha un aspetto confortante, sembra pure un po’ anemico.
Tiro via il depresso pomodoro e sbucano le circonvoluzioni della cipolla bianca. Una-fetta-una, forse quelli di Burger King vogliono evitare che mi si sviluppi una fiatella da obitorio. Li ringrazio per il pensiero, ma ho dentifricio e collutorio in casa. La cipolla ha un bel pigiamino di salsa barbecue, ovvero la Grande Protagonista di questo panino speciale.
I miei succhi gastrici iniziano a ritirarsi come la risacca. Vediamo cosa c’è ancora sotto? Merda, i cetrioli. Quanto mi stanno sul cazzo i cetrioli sottaceto, in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi e in tutti i mondi? Non si può fare una legge che ne vieti l’uso nell’intera Via Lattea? Sono la quintessenza del nulla e del “fantasioso estro culinario americano”. Pussate via!
Ma una volta espulsi i cetrioli lasciano traccia: hanno scavato impronte nel formaggio (c’è una fetta, non due come promesso dalla foto promozionale), una sorta di Walk Of Fame del disgusto e adesso sì che il panino ha una faccia 100% Halloween, sembra sbucato fuori da un romanzo di Stephen King. Mi guarda, io lo guardo, ci guardiamo e mi preoccupo.
Provo a staccare il formaggio dalla polpetta, ma nulla, adesione a prova di Saratoga. Rimuovo tutto, sottiletta e hamburger, che è simpaticamente secco e della consistenza di un frisbee o di un centrotavola di vimini, fate vobis. Ha strani grani simili a sesamo ma non è sesamo, sarà probabilmente manzo sesamato: roba da cucina molecolare. I miei succhi gastrici han fatto il fagotto e fuggono via come Calimero.
Non rimane che il pane, che è nero proprio come Calimero, tra l’altro. Accanto all’hamburger forma un sistema spaziale, una luna carbonizzata da una parte, un arido deserto marziano (o manziano) dall’altra. Alla vista con la mollica mi viene voglia di scartavetrarci i muri, sembra ruvida e invece è morbida perché unta. La testo col ditino che affonda dolcemente.
Finita la scomposizione, ricompongo il mio Halloween-Calimero-Whopper ma senza i cetrioli sottaceto: se scoprissi che sono in via d’estinzione non mi batterei mai per la loro sopravvivenza e non firmerei nulla su petizionionline.it. Crepate, bastardi.
Procedo con l’assaggio ma dimentico di spararmi un selfie mentre addento questa leccornia del cibo ciccione, in compenso gli faccio un bel primo piano con il calco della mia perfetta arcata dentale.
Volete sapere di cosa Sa? Di salse. Maionese e BBQ sono dittatrici. Nel bolo becco ogni tanto la carne, che svela con orgoglio il suo aroma plastico. Vorrei interpretare il sapore del pane perché non lo capisco. Mordo solo la base non infestata dalle salsine, l’affumicatura della barbecue nell’impasto si sente ma senza regalare alcuna emozione al di fuori della perplessità.
Con il marketing quelli di Burger King ci sanno fare, un po’ meno col cibo, ma questo lo sapevo già.