Food
di Marco Ceriani 17 Febbraio 2012

Neve, neve, neve e… mosto cotto! (di fichi)

Tempo fa la mia ragazza mi ha raccontato di una golosità della Calabria, sua terra d’origine: il “mosto cotto”. Non di uva però, ma di fichi. Se lo ricorda da piccola, versato su di una ciotola di… neve!  Alla prima occasione me l’ha fatto assaggiare e da allora ogni anno ora ne chiedo una bottiglietta all’amica Antonietta, il nostro corriere gastronomico calabrese. Poi aspettiamo la neve. E se non riusciamo ad aspettare lo gustiamo sul gelato fiordilatte o crema.
In pratica cos’è? E’ il fondo di cottura di molti fichi stracotti sul fuoco in un pentolone sabbatico: i fichi diventano come prugne secche e si conservano avvolti in foglie di agrumi; sul fondo rimane uno sciroppo nerastro, dolcissimo ma un po’ brusco. Si versa quindi sulle frittelle (sulle “pitte fritte”), sul gelato, sul ghiaccio tritato o, appunto, sulla neve.
Comprarlo non è la stessa cosa: se avete amici o parenti calabresi tampinateli più che potete, fatevene portare una bottiglietta e aspettate la neve anche voi.

Contenitore improvvisato per mosto cotto  Contenitore improvvisato per mosto cotto

 

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