Broas castelares, orujo, kransekage, laufabraud… cosa si trova nei menù natalizi del mondo?
Il Natale è una festa apprezzata non solo per le luci, i regali, ma anche e soprattutto, per il cibo!
Ogni paese del mondo festeggia il Natale a proprio modo, con i suoi costumi e i suoi piatti tradizionali. Quelli italiani li conosciamo fin troppo bene (almeno così si spera), ma nel resto del mondo, ad esempio in Portogallo o in Islanda, che cosa si mangia durante il 24 e il 25 dicembre?
Portogallo
In Portogallo le famiglie sono solite riunirsi la sera del 24 dicembre per la Consoada, ovvero quella che noi chiamiamo la cena della vigilia. Durante la serata si festeggia e si mangia in compagnia un ricchissimo menù tradizionale che prevede:
1- Bacalhau com todos (baccalà con tutto), cucinato con verza, uova, patate e carote.
2- Antipasti a base di polipo e prosciutto iberico, presenti soprattutto sulle tavole del nord
3- Numerose tipologie di dolci, come los “filholes”, dolci tradizionali fritti, i “bolo rei” (il dolce del re), ovvero una ciambella cosparsa di canditi, e “broas castelares”, ovvero biscotti a base di patata dolce ricoperti di miele.
4- Al termine della cena non può mancare l’“Orujo”: un distillato alle erbe tradizionalmente gustato insieme alla frutta secca
Danimarca
Il menù natalizio danese è ricco di dolci e pesce, specialmente salmone e aringhe.
Oltre ai classici biscottini al pan di zenzero, apprezzati in tutto il mondo, ci sono altri due piatti tipici che non possono assolutamente mancare sulla tavola di un danese durante il pranzo di Natale:
1- Kransekage, la torta ghirlanda: si tratta del tipico dolce danese, una grande torta multistrato, realizzata con ciambelle di marzapane e infine decorata con zucchero colorato.
Per tradizione la Kransekage è la torta delle occasioni importanti e felici, per questo viene mangiata non solo a Natale, ma anche a mezzanotte del 31 dicembre e durante i matrimoni
2- Smørrebrød, le tartine: si preparano con una fetta di pane di segale che viene imburrata e arricchita con ingredienti a piacere, tra cui salmone, aringhe, anguilla o maiale. Infine si possono condire con rafano, cipolle o insalata.
Australia
Tra i menù natalizi del mondo consoci quello australiano? Durante il Natale in Australia Freddo e neve sono cose del tutto sconosciute.
Il Natale si festeggia in piena estate ed è quindi abitudine per le famiglie riunirsi in spiaggia per pranzare in compagnia e costruire pupazzi di sabbia.
Il menù natalizio prevede una ricca proposta di piatti tradizionali, molti dei quali di origine inglese, spesso rivisitati con l’aggiunta di ingredienti freschi ed estivi:
1-Tacchino o in alternativa il Christmas Ham, il prosciutto di Natale. Non è altro che un cosciotto di maiale marinato e cotto in forno. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, ma in generale viene glassato con miele, sciroppo d’acero o succo d’ananas, e accompagnato con salsa di mele o mirtilli.
2-Frutti di mare, specialmente gamberi e gamberoni giganti. Senza di essi il Natale non può iniziare
3-White Christmas: un dolce molto simile al nostro torrone, preparato con cocco disidratato, frutta secca, uvetta, ribes e riso soffiato.
4-Christmas Pudding, il tipico dolce inglese. In occasione del Natale in Australia viene preparato con zenzero, cannella e altre spezie, oltre a uva sultanina, ribes, datteri, fichi, mandorle e un goccio di brandy o rum. Immancabili sono l’aroma di arancia e la crema pasticcera che distinguono il pudding australiano da quello inglese.
5-Pavlova: una buonissima torta meringata, tipica dell’Australia e della Nuova Zelanda, ricoperta da panna montata e frutta fresca, tra cui le ciliegie.
6- Mince pie: anche questi dolci sono di origine inglese. In Australia vengono preparati con mandorle, mele, marmellata, spezie miste, uva sultanina, ribes, agrumi e brandy.
Islanda
Il laufabraud (scritto laufabrauð), in inglese leaf bread, è un pane tradizionale islandese mangiato soprattutto a Natale.
È uno degli alimenti più tipici dell’Islanda e viene preparato durante il periodo dell’avvento. si tratta di un lavoro creativo che viene fatto in compagnia, durante il quale famiglia e amici si ritrovano per preparare l’impasto e incidere le decorazioni.
La tradizione vuole che siano gli anziani ad occuparsi dell’impasto e della frittura, mentre i più giovani invece devono occuparsi delle decorazioni.
Secondo la ricetta il pane deve essere fritto nello strutto o in un grasso vegetale, che in Islanda viene venduto nei supermercati specificatamente per il laufabraud.
Ciò che rende affascinante il laufabraud sono le decorazioni. Il pane deve essere inciso con motivi geometrici di diverso tipo come una stella, una rosa, una quercia o un sole di mezzo inverno.
Il risultato finale è un pane molto sottile , rotondo e croccante, che può durare fino alla fine dell’anno! Ottenere queste caratteristiche è un obiettivo importantissimo perchè vuol dire che si è utilizzata pochissima farina, una materia prima che scarseggia in Islanda a causa del clima.
Le ricette per preparare il laufabraud variano da famiglia a famiglia, e così anche il modo in cui viene mangiato: c’è chi lo mangia da solo, chi imburrato o con uno sciroppo dolce, chi invece lo accompagna insieme al hangikjöt, un cosciotto di agnello affumicato, o chi lo mangia come spuntino. Qualsiasi accompagnamento si scelga, l’importante è accompagnare il tutto con una buonissima birra.
Spagna
Come dicono i catalani: “Nadal sense torró no és festa per ningú”, il Natale senza torrone è una festa per nessuno.
Come per noi italiani, anche in Spagna il turrón (o torró in catalano) è un dolce tipico delle festività natalizie e viene preparato realizzando una miscela di miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle o nocciole.
Le due principali varietà di torrone spagnolo sono:
1-Il torrone di Jijona (torrone tenero): composto da un preparato macinato a base di miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle tostate.
2-Il torrone di Alicante (torrone duro): tradizionalmente viene avvolto tra due ostie di carta ed è composto da un preparato a base di miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle intere tostate.
Altre tradizioni natalizie dal mondo
I Christmas cracker
I Christmas cracker fanno parte della tradizione inglese, ma si sono poi diffusi in Irlanda e in tutti i paesi del Commonwealth, tra cui Australia, Canada, Nuova Zelanda e Sudafrica, diventando uno dei principali simboli del Natale.
Non sono altro che finte caramelle giganti di carta, utilizzate specialmente come decorazioni per l’albero di natale e come segnaposto nelle tavole natalizie.
Solitamente vengono aperti prima che venga servito il cibo, per iniziare i festeggiamenti con allegria, buonumore e risate. Tirando contemporaneamente le estremità della carta, il Christmas Cracker scoppia e al suo interno si trovano un cappellino di carta a forma di corona, uno scherzo o un indovinello divertente e un piccolo regalo.
I Christmas cracker sono stati inventati nel 1845 da Tom Smith, un pasticcere londinese. Dopo un viaggio a Parigi, Smith ebbe l’idea di incartare confetti e caramelle in carte colorate e di aggiungere all’interno un messaggio romantico. I primi prodotti vennero venduti in Gran Bretagna con il nome di “Kiss Mottoes”, ma iniziarono ad avere un grandissimo successo soltanto quando Smith introdusse un sistema di esplosione al momento dell’apertura del cracker.
Filippine
Forse non lo sapevi, ma il Natale nelle Filippine è una festa molto sentita, famosa nel mondo per essere piena di colori e di luci. Nella città i preparativi iniziano a settembre e i festeggiamenti si concludono la prima domenica di gennaio con la festa dei Re Magi. Durante questi 3 mesi il paese si trasforma in un vero e proprio mondo delle meraviglie.
Uno dei simboli più iconici del natale filippino è il parol, una lanterne costruita con bambù e carte colorate giapponesi e illuminata con candele.
I parols provengono da un’antica tradizione filippina legata all’età della dominazione spagnola, quando gli spagnoli portarono il cristianesimo nel paese. Venivano utilizzati nel mese di dicembre per illuminare le strade che portavano verso le chiese e dopo essere tornati dalla messa gli abitanti lasciavano le lanterne appese fuori dalle case.
Nel corso del tempo la tradizione non si è persa e oggi i parols vengono appesi fuori dalle case, per le strade delle città e nei piccoli borghi del paese.
Il momento migliore per ammirare la bellezza dei parols è dal 16 dicembre al 6 gennaio (ovviamente di notte), specialmente nella città di San Fernando, considerata la capitale del Natale.