Inventato da Zaphod Beeblebrox, è ripreso ne La Guida Galattica degli Autostoppisti dell’indimenticato Douglas Adams. Bevendo un vero Gotto Esplosivo Pangalattico “si ha l’impressione che il cervello venga spappolato da una fetta di limone legato intorno a un grosso mattone d’oro.” Ricetta d’invenzione e in pratica inattuabile sulla terra, ma che ho notato in carta nel bar del cinema Edison a Parma: se volete segnalarci altre materializzazioni del gotto, scrivetelo in commento, andremo a testare!
La ricetta così come descritta nella Guida
Prendete una bottiglia di liquore Janx. Riempitevi un bicchiere.
Poi versatevi una dose d’acqua dei mari di Santraginus V. Ah, quell’acqua di mare santraginese!, dice la Guida. Ah, quei pesci santraginesi!!!
Fate sciogliere tre cubi di Mega-gin di Arturo nella mistura (che deve essere opportunamente ghiacciata, altrimenti l’alcol va perso).
Aggiungetevi quattro litri di gas delle paludi falliane, in ricordo di tutti quei felici autostoppisti che sono morti di piacere nelle Paludi di Fallia.
Sul retro di un cucchiaio d’argento fate galleggiare una dose di estratto d’Ipermente Qualattina, dall’odore e dal sapore dolci, pungenti, mistici.
Aggiungete il dente di una Tigre del Sole Algoliana. Osservatelo dissolversi e diffondere il fuoco dei Soli di Algol nel cuore della bevanda.
Spruzzate un po’ di Zanfuor.
Aggiungete un’oliva.
Bevete… ma… con molta attenzione…