
I prosciutto che presenta sostanze nocive - dailyfood.it
Pericolo nel prosciutto: secondo una ricerca questo può contenere uan sostanza nociva e quindi creare seri danni alla salute.
Il prosciutto serrano è un alimento iconico della tradizione gastronomica spagnola, che ha conquistato anche il palato degli italiani negli ultimi anni. Molti apprezzano il suo sapore unico e le sue proprietà nutritive, ma un recente avvertimento di un esperto di nutrizione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del suo consumo quotidiano.
Il dibattito sulla sicurezza del consumo quotidiano di prosciutto serrano riflette una tendenza più ampia nella società contemporanea, dove sempre più persone si interrogano sull’impatto della loro dieta sulla salute a lungo termine. La chiave per un’alimentazione sana potrebbe risiedere nella varietà e nel bilanciamento, piuttosto che nella ripetizione di alimenti specifici, per quanto deliziosi possano essere.
Prosciutto contaminato da sostanze nocive
Jordi Salas, professore di nutrizione presso l’Università Rovira i Virgili, ha espresso le sue preoccupazioni in un’intervista a La Voz de Galicia. Sebbene il prosciutto serrano sia una buona fonte di proteine, Salas avverte che ci sono aspetti cruciali da considerare prima di includerlo regolarmente nella dieta. In particolare, il professore sottolinea che il prosciutto serrano è una carne lavorata, il che significa che subisce processi di conservazione che possono influenzare il suo profilo nutrizionale.
Uno dei principali fattori di preoccupazione riguarda l’uso di nitrificanti, sostanze chimiche utilizzate per preservare la carne e prevenire l’ossidazione. Sebbene questi additivi siano regolati da normative alimentari, un consumo eccessivo e regolare può avere effetti negativi sulla salute. Salas raccomanda quindi di consumare il prosciutto serrano in modo sporadico, all’interno di una dieta equilibrata e sana. “Tutto dipende dal resto della dieta. Non è qualcosa che si possa mangiare tutti i giorni, ma se lo si consuma di tanto in tanto all’interno di un regime alimentare salutare, non ci sarebbero problemi”, afferma il nutrizionista.

Un’altra questione importante sollevata da Salas riguarda i grassi presenti nel prosciutto. I maiali alimentati con ghiande producono carne con un contenuto più elevato di acidi grassi monoinsaturi, considerati più salutari rispetto ai grassi saturi. Tuttavia, il professore avverte che questo non giustifica un consumo eccessivo del prodotto. Nonostante i potenziali vantaggi nutrizionali, il prosciutto serrano rimane un alimento ricco di sodio e grassi.
Il sodio è particolarmente rilevante poiché può contribuire all’aumento della pressione sanguigna e ad altre problematiche cardiovascolari se assunto in eccesso. Questo aspetto è cruciale per le persone che soffrono di ipertensione o di altre condizioni legate alla salute del cuore. La raccomandazione di Salas è chiara: è meglio mangiare il prosciutto serrano con moderazione, evitando di farne un alimento quotidiano.
La crescente consapevolezza in Italia
In Italia, nonostante il prosciutto serrano non sia una tradizione culinaria autoctona, il suo consumo è aumentato, spesso accompagnato da formaggi e pane artigianale. Tuttavia, la consapevolezza riguardo agli effetti di una dieta eccessivamente ricca di carne lavorata è in crescita. Molti nutrizionisti italiani enfatizzano l’importanza di una dieta che privilegi alimenti freschi e non trasformati.
È interessante notare che il mercato del prosciutto serrano sta evolvendo. Negli ultimi anni, ci sono stati sforzi per promuovere varianti a basso contenuto di sodio e senza conservanti artificiali, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla salute. Queste alternative potrebbero rappresentare un passo avanti, permettendo di godere del gusto unico del prosciutto serrano senza i potenziali rischi associati al consumo di carne lavorata.