Appassionati di cucina e di giardinaggio questo articolo è interamente dedicato a voi.
Oggi ci addentriamo nel magico mondo degli aromi, analizzando quali sono le erbe aromatiche che possiamo facilmente coltivare in casa o in uno spazio ridotto come un terrazzo o un davanzale.
Se siete amanti della buona cucina saprete quanto le erbe aromatiche siano indispensabili per dare un tocco originale di freschezza e profumo ai vostri piatti.
La bellezza di coltivare le erbe aromatiche in casa è che possiamo avere accesso immediato a una vasta varietà di queste piante, pronte per essere utilizzate fresche ogni volta che ne abbiamo bisogno. Che si tratti di basilico, prezzemolo, timo, salvia, origano o menta, ogni erba aromatica, con le sue peculiarità e caratteristiche, è in grado di arricchire e rendere unico il sapore di ogni ricetta che prepariamo.
In un precedente articolo vi abbiamo già parlato di quali sono i segreti per coltivare le erbe aromatiche sul proprio balcone, oggi invece esploreremo le diverse erbe aromatiche che si possono far crescere facilmente in casa, fornendo consigli su come prendersene cura nel migliore dei modi e come portare l’essenza della natura direttamente nella vostra cucina.
Aneto
Un sapore che ricorda quello dell’anice, così potremmo definire l’aroma dell’aneto.
Della pianta si utilizzano fiori, ma soprattutto le foglie per insaporire insalate, verdure e zuppe, per guarnire i piatti prima che siano serviti, oppure per marinare il pesce.
I frutti invece sono simili a dei semi e hanno un sapore più intenso. Vengono utilizzati principalmente nel nord Europa per aromatizzare carni arrosto, pesci al cartoccio, ma anche per insaporire l’aceto o per le marinate.
La pianta è molto simile a quella del finocchio e può raggiungere fino a 90 cm di altezza. I fiori sono molto piccoli e gialli, raggruppati in piccoli ombrelli di 5-10 cm di diametro.
Il momento migliore per la semina è in primavera, tra marzo e aprile. L’aneto ama l’esposizione al sole, le irrigazioni devono essere abbondanti e ha bisogno di un terreno ben drenato.
In cucina si utilizzano preferibilmente le foglie fresche, raccolte al momento, mentre i frutti si raccolgono in agosto, a maturazione avvenuta. Si tagliano gli ombrelli e si lasciano essiccare fino a che i frutti non si staccano, dopodichè si conservano in vasi chiusi ermeticamente
Basilico
“Resta qui e bruciami piano, come il basilico al sole sopra un balcone italiano” così cantano i Coma Cose. Una sola frase per dimostrare quanto il basilico sia fondamentale nella tradizione culinaria italiana.
Il basilico è la pianta aromatica per eccellenza della cucina italiana. Le foglie hanno un aroma intenso e inconfondibile e come sappiamo benissimo sono utilizzate in moltissimi piatti della nostra cucina: la salsa di pomodoro, la caprese e il pesto alla genovese sono solo alcuni piccoli esempi di ricette più celebri che lo vedono protagonista.
È una pianta annuale che deve essere seminata a marzo (o quando ci sono più di 18 gradi) e che può raggiungere fino a 30-50 centimetri di altezza. Per favorire lo sviluppo delle foglie è necessario cimarla regolarmente ed è consigliabile togliere sempre le infiorescenze in formazione.
Ha bisogno di un clima caldo e di elevata umidità del terreno.
La raccolta delle foglie può avvenire durante tutta l’estate tagliando preferibilmente le cime. Se l’idea è di conservarle per poterle utilizzare anche in futuro il consiglio è di tagliare le cime e metterle in freezer a congelare piuttosto che essiccarle, questo per evitare che le foglie perdano parte del loro sapore.
Cedrina
È una pianta originaria del Cile conosciuta anche come erba Luigia.
Le sue foglie sanno di limone, sono molto fresche e possono essere impiegate sia fresche che secche per aromatizzare arrosti, grigliate e marinate, ma anche per produrre liquori alle erbe. Le loro proprietà digestive e calmanti le rendono perfette anche per degli infusi.
La pianta può superare il metro di altezza e deve essere interrata a maggio. Può essere coltivata ovunque all’interno di vasi, l’importante è che venga posizionata in zone riparate ed esposte a pieno sole, evitando il freddo e climi troppo gelidi.
Della pianta si utilizzano le foglie fresche da consumare al momento, mentre se si desidera conservarle la raccolta deve avvenire durante la fioritura, preferibilmente al mattino. Dopo averle raccolte si lasciano essiccare all’ombra e poi si ripongono in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Erba Cipollina
Con il suo sapore simile a quello della cipolla, ma molto più delicato e dolce, le foglie dell’erba cipollina in cucina vengono utilizzate moltissimo: tritate per profumare zuppe, minestre, formaggi cremosi e spezzatini, mentre intere per la guarnizione di piatti o per legare ‘involtini o mazzetti di verdure.
L’erba cipollina può essere facilmente coltivata anche in vaso, poiché non necessita di terreni troppo profondi e deve essere inseminata tra marzo e aprile.
In inverno le foglie seccano completamente (per evitare questo problema basta spostare il vaso all’interno della casa), per spuntare nuovamente in primavera e per favorire la loro produzione è consigliato tagliare le infiorescenze man mano che si sviluppano.
La raccolta si effettua tagliando le foglie alla base utilizzando preferibilmente le dita. Una volta tagliate vanno usate esclusivamente fresche.
Lavanda
Tra le erbe aromatiche che possiamo facilmente coltivare in casa ovviamente non può mancare la lavanda, una pianta perenne dal bellissimo aspetto, grazie soprattutto ai suoi fiori apprezzati in tutto il mondo.
Se desiderate sfruttarla anche per le sue proprietà aromatiche la specie migliore è l’ Officinalis, ricordando però che l’intensità dell’aroma e dell’essenza contenuto nei fiori non dipende solo dalla specie, ma anche dal clima e dalla zona in cui la pianta è stata coltivata.
In cucina della lavanda si usano sia i fiori che le foglie, freschi o essiccati, soprattutto per realizzare grigliate, arrosti e marinate o come decorazioni per i piatti.
Dai fiori è inoltre possibile ottenere l’olio essenziale, utilizzato nell’industria dolciaria e liquoristica. Dalla stessa pianta si può estrarre anche il miele, caratterizzato da un delicatissimo aroma e un profumo molto intenso.
La lavanda è un cespuglio sempreverde la cui fioritura avviene a inizio estate.
Deve essere coltivata in terreni esposti al sole, ben drenati e per mantenere il suo bell’aspetto ogni anno è consigliato potarla a 15 cm da terra quando termina la fioritura.
La raccolta dei fiori deve avvenire quando la fioritura della spiga è iniziata ma non è ad uno stadio avanzato. Il momento migliore è durante le ore centrali della giornata perché i fiori sono ancora ben asciutti.
Menta
Esistono diverse specie di menta, ma quella in assoluto con il profumo più apprezzato è sicuramente la menta piperita.
In Italia non è un’erba molto utilizzata in cucina a differenza invece dei paesi anglosassoni, dove è presente in svariate ricette, tra cui una salsa tradizionale che si accompagna alle carni.
La menta ama i terreni freschi e fertili in mezz’ombra e richiede molta acqua. Può diventare infestante e per questo deve essere controllata con una potatura almeno una volta all’anno in primavera.
Le foglie devono essere raccolte prima della fioritura, ovvero tra luglio e agosto, per poi lasciarle essiccare in uno spazio ventilato e ombreggiato.
Peperoncino
Re indiscusso dei sapori piccanti e protagonista di uno dei piatti simbolo della cucina italiana, la pasta aglio, olio e peperoncino, il peperoncino è un ingrediente utilizzato moltissimo in cucina e per questo potrebbe essere estremamente vantaggioso averlo fresco e a portata di mano in ogni momento, semplicemente uscendo sul proprio terrazzo per raccoglierlo direttamente dalla pianta.
Le varietà di peperoncino sono tantissime, ma se non volete sbagliare il vostro acquisto e volete scegliere quella con il giusto grado di piccantezza, vi basterà guardare le dimensioni del frutto: più le dimensioni del peperoncino sono ridotte e più la nota piccante è accesa.
La pianta del peperoncino è annuale e richiede un clima caldo e asciutto, ma ricordatevi che in assenza di acqua i frutti potrebbero diventare sempre più piccanti.
Per quanto riguarda la raccolta è consigliato lasciare appassire i peperoncini il più possibile attaccati alla pianta, successivamente la si estrae dal vaso quando arriva alla fine del suo ciclo vegetativo e la si appende a testa in giù per completare il processo di essicazione.
Una volta completato tutto il processo i frutti si possono staccare per essere conservati in vasi chiusi ermeticamente oppure macinare e amalgamare con l’olio extravergine di oliva
Rosmarino
Il rosmarino è forse una delle piante aromatiche più belle da coltivare anche all’interno della propria casa, specialmente durante il periodo della fioritura (a fine inverno)..
Si tratta di un’erba utilizzata per insaporire carni arrosto, grigliate, sughi, marinate ed è molto apprezzata anche per le sue proprietà officinali. L’unico accorgimento quando lo si utilizza è di non eccedere nelle quantità perché potrebbe portare a coprire i sapori delle ricette.
La pianta ama i climi miti e cresce nei terreni siccitosi, sabbiosi e calcarei. Può essere coltivato ovunque, ma deve essere esposto a sud e ben riparato durante l’inverno.
Quando lo vuoi raccogliere per utilizzarlo in cucina ricordati che d’inverno le sue foglie sono molto meno profumate e hanno un profumo molto meno intenso. Molto meglio farlo in estate, nelle ore più calde della giornata, tagliando i rametti e lasciandoli appesi a essiccare a testa in giù in un luogo ombroso e ventilato.
Salvia
La salvia è una pianta aromatica dalle molte virtù: oltre a rendere più buoni i piatti (con l’aiuto di un po’ di burro riesce a svoltare persino un semplicissimo piatto di ravioli), possiede anche delle virtù terapeutiche. Pensa che per i romani era addirittura considerata una pianta sacra.
Oltre ai ravioli in cucina la salvia viene utilizzata anche per aromatizzare le carni e soprattutto gli arrostiti, per non parlare poi delle foglie impanate e fritte.
Per quanto riguarda la sua coltivazione la pianta cresce bene in tutti i terreni soleggiati, anche se aridi, e non sopporta i ristagni di acqua.
Almeno una volta all’anno deve essere tagliata drasticamente per non diventare troppo legnosa e spoglia alla base. Questo deve essere fatto in primavera prima che nascano le nuove foglie.
Le foglie si possono raccogliere al momento dell’uso, per l’essiccazione invece devono essere raccolte prima che inizi la fioritura.