Lo spreco alimentare è un problema globale che ha conseguenze significative sull’ambiente, sull’economia e sulla salute pubblica. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), circa un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene buttato ogni anno. Questo spreco non comporta solo una perdita di risorse preziose, ma concorre anche al riscaldamento globale attraverso il rilascio di gas serra dai rifiuti organici decomposti nei siti di discarica.
Le cause dello spreco alimentare sono varie e complesse, ma tra le principali vi sono:
- Sovrapproduzione e Sovrapprovvigionamento: molte aziende alimentari producono più cibo di quanto effettivamente richiesto dal mercato, causando un eccesso di prodotti che spesso finiscono per essere scartati.
- Norme Estetiche: molto cibo viene scartato a causa di imperfezioni estetiche o di scadenze di vendita prossime, anche se ancora perfettamente commestibili.
- Comportamento del Consumatore: il consumatore medio spesso acquista più cibo di quanto ne possa realmente consumare, contribuendo allo sperpero alimentare anche a livello domestico.
Per combattere lo spreco di cibo, sono necessarie azioni coordinate su tutti i gradi della catena alimentare, dalle aziende agricole ai consumatori finali. Il punto di partenza consiste sicuramente in una maggiore educazione e consapevolezza sul tema, informando il pubblico sui rischi dello spreco alimentare e promuovendo così pratiche di consumo responsabili. A sostegno di ciò lo sviluppo di nuove tecnologie per la conservazione degli alimenti e la tracciabilità lungo la catena di approvvigionamento può costituire un ulteriore supporto alla formazione dei consumatori.
È recente, infatti, lo sviluppo di app, che suggeriscono agli utenti ricette svuota-frigo, dopo aver chiesto loro di indicare gli ingredienti rimasti nella dispensa. Queste rappresentano un’ottima proposta per tutti coloro che non hanno quella creatività e, in tutta onestà, quella voglia di pensare a nuovi modi di preparazione, anche perché spesso si scostano dalle proprie abitudini alimentari, generalmente più elementari e basiche. Un esempio è l’app Svuotafrigo, primo motore di ricerca dedicato al mondo della cucina. Sicuramente non è come avere uno chef privato, ma è utile per ricevere qualche spunto per ridurre lo spreco di cibo.
Crediamo nel potere della collettività e lo spreco alimentare è una battaglia di cui tutti dobbiamo farci carico e in cui tutti dobbiamo contribuire, anche con piccoli segreti e trucchetti. Noi di Dailyfood ci schieriamo in prima linea in questa causa e vi sveliamo alcuni dei nostri trucchi preferiti, facilmente replicabili da tutti a casa.
Non molti sanno che i semi di zucca non sono solo il cibo preferito di Hamtaro, ma possono diventare deliziosi snack per le pause studio o pause a lavoro e ottimi condimenti per insalate o vellutate, per via anche delle proprietà benefiche e antiossidanti. Smettiamola di comprare i semi di zucca al supermercato e iniziamo a prepararli noi a casa: basterà pulirli bene dalla loro polpa, lavarli e cuocerli in forno, ottenendo uno spuntino croccante e salutare.
Un’altra soluzione antispreco, che è allo stesso tempo un modo per decorare la propria casa o il proprio balcone, è riutilizzare il seme di un avocado, per piantarlo e ottenerne una pianta. Basterà lavarlo e infilzarlo con 3 stuzzicadenti lungo la circonferenza, per poi posizionare il seme sopra un bicchiere d’acqua, in modo che solo una metà sia immersa. Con le giuste cure e cambiando l’acqua regolarmente, dopo qualche settimana dovrebbero comparire le prime radici e, una volta abbastanza sviluppate, è ora di interrare il seme ed esporre il vaso alla luce.
Le bucce di verdura costituiscono un altro possibile spuntino ottenibile da scarti alimentari. Patate, melanzane, barbabietola rossa, carote, ma anche mele e pere, tanti sono i prodotti della natura, possibilmente biologici e senza pesticidi, da poter salvare e trasformare in chips croccanti e saporiti. Basterà distribuire le bucce su una teglia da forno, cuocerle e poi gustarle, sia fredde che calde.
L’Unione Europea e i vari stati membri hanno adottato già da tempo misure specifiche per ridurre il più possibile gli sprechi alimentari e, solo nei casi in cui questa prevenzione non sia possibile, si attivano per riutilizzare, riciclare o utilizzare per altri scopi gli alimenti.Combattere lo spreco alimentare è una sfida complessa che richiede un impegno da parte di tutti gli attori della società. Con l’adozione di strategie efficaci e soluzioni innovative, è possibile ridurre significativamente gli sprechi alimentari e costruire un futuro più sostenibile per tutti.