Il topinambur è quella cosa che dici “ah sì, ho capito” ma che forse non riusciresti a riconoscerlo davanti al bancone degli ortaggi al supermercato.
Helianthus tuberosus
Lo si sente nominare spesso, magari lo leggete scritto anche tra gli ingredienti di piatti particolari, ma di preciso cos’è e come si utilizza in cucina? Innanzitutto è giusto sapere che il topinambur possiede tantissimi nomi tra cui, rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme e addirittura girasole del Canada; è una pianta perenne che produce dei fiori gialli bellissimi che tendono sempre verso il sole, un po’ come fosse un vero e proprio girasole con foglie verdi generalmente alla base della pianta. Quello che a noi interessa maggiormente è il tubero di questa pianta, il topinambur per l’appunto, unica parte commestibile.
In tutte le salse
Il topinambur lo si può cucinare in tante maniere diverse, ha un sapore molto particolare e delicato allo stesso tempo quindi non necessita di grossi accostamenti. Per pulirlo potete usare diversi metodi: una spazzola uguale a quella con cui pulireste i funghi freschi, pelandolo con delicatezza o sbucciandolo con un coltello facendo attenzione a non portare via troppo tubero. Lo potete fare in forno o in padella, tagliandolo a fettine sottili con un filo di olio e un pizzico di sale. Oppure? Oggi vi diamo uno dei metodi più sfiziosi per godere del gusto del topinambur: a forma di chips e fritte.
Affettate il vostro topinambur in fettine molto sottili e lasciatele a bagno in acqua fredda per una mezz’ora piena. Una volta scolate asciugatele bene e passatele nella farina; fate scaldare abbondante olio in una padella piuttosto capiente e immergete le vostre fettine di topinambur. Fatele cuocere fino a che non diventeranno dorate, a questo punto scolate, salate e mangiate.