Wine truck: sogni che diventano realtà
In pratica la storia è questa: un truck, del buon vino e chilometri da macinare.
Qualche tempo fa vi avevamo spiegato, intervistando chi già aveva un’attività avviata, cosa bisogna fare per iniziare la propria attività di food trucking; oggi il meraviglioso mondo del food su quattro ruote si amplia grazie alla nascita dei primi wine truck, sborniette in itinere.
Il mondo del cibo su ruote è tornato di moda negli ultimi anni, ma in pochi sanno che in realtà i furgoncini colmi di prelibatezze da street food sono uno dei meccanismi di vendita più antichi dell’età moderna. Piccoli truck che servivano panini, hot dog, zucchero filato e quant’altro esistono dagli albori delle prime grandi realtà metropolitane, per poi essere tornati in voga anche ai giorni nostri.
Lo street food mette tutto d’accordo, soluzione veloce e molto spesso economica per godersi la pausa pranzo o una merenda alternativa; chi ci vieta dunque di rendere itinerante e alla portata di tutti anche del buon vino? La nuova frontiera del mercato a quattro ruote pare infatti stia proprio nel vino e nelle bollicine. In Italia ne esistono già di vario tipo: c’è per esempio Bollicino guidato da Stefano Milano che porta in giro per manifestazioni ed eventi una selezione tutta a base di bolle, tra il Franciacorta, il prosecco e, perché no, un po’ di champagne; al volante di Caràvin invece c’è Filippo Torsello che viene da Milano e dopo un titolo da sommelier ha deciso di portare il buon vino in giro per la nostra Penisola.
Sembra un sogno, ma è tutto vero; occhi aperti e calice pronto dunque, al prossimo festival, concerto, evento o manifestazione guardatevi bene intorno: dopo aver addentato il vostro panino potreste anche bervi un buon bicchiere di succo d’uva.
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