Quando il Natale si avvicina, uno dei miei passatempi preferiti è andare alla ricerca di nuovi brand, progetti o artigiani, per poter fare dei regali poco scontati e molto originali, in grado di “aprire un mondo” nuovo a chi li riceve. Il mio obiettivo è trovare qualcosa che difficilmente loro conoscono già e allo stesso tempo sostenere idee, valori e progetti in cui credo e che condivido al 100%.
Quest’anno ho scoperto i biscotti made in carcere, ovvero realizzati dai carcerati, e letteralmente mi si è aperto un mondo che prima, ahimè, proprio non conoscevo.
Si chiamano made in jail e sono i prodotti fabbricati in carcere: magliette, borse, saponi, ma anche biscotti e altre tipologie di panificati che possono essere reperibili nelle “botteghe della solidarietà” delle città italiane oppure online.
Come gentilmente mi ha spiegato una signora che gestisce uno dei progetti di pasticceria e panificazione all’interno di un carcere italiano, secondo la legge italiana tutte le carceri dovrebbero offrire ai detenuti l’opportunità di seguire un processo educativo e di poter svolgere attività di istruzione, culturali e lavorative. Questo perché permette loro di studiare, di vivere una vita simile al “normale”, imparare un lavoro, di avere un obiettivo, dei sogni, una motivazione in cui credere anche se si è dentro un carcere, di creare le premesse per un cambiamento e di avere un futuro nel momento in cui si sarà nuovamente liberi.
In Italia purtroppo la realizzazione di questo tipo di attività deve affrontare alcune criticità:
1- Non tutte le carceri riescono a offrirle, anche per la mancanza di un vero e proprio sostegno da parte dei “piani alti” (insomma conosciamo tutti i grossi problemi che caratterizzano le carceri italiane) e questo è anche uno dei motivi per cui l’Italia è uno dei paesi europei con il più alto tasso di recidività, ovvero di persone che uscite dalla galera dopo poco tempo ci ritornano.
2- Costruire un’attività di questo tipo non è molto semplice e oltretutto porta con sé molte incognite, specialmente se si tratta di un’attività di panificazione: il laboratorio non è all’interno della struttura carceraria, e già questo costituisce un grosso problema, e quando un detenuto da un giorno all’altro viene trasferito nel carcere di un’altra città, il datore di lavoro non è tenuto a essere informato con anticipo, e anche questo costituisce un grosso problema se ci sono grossi ordini da fare.
Solo questo basta a spiegare brevemente il perché sia importante dare un sostegno a questo tipo di attività. Generando domanda di questo tipo di beni è possibile continuare ad alimentare l’idea e la necessità di offrire percorso alternativo, e non di sola “punizione”, per chi ha sbagliato.
Ma veniamo ora alla parte importante: quali sono le attività che creano questi tipi di prodotti e dove si possono comprare i biscotti made in carcere?
Quali biscotti made in carcere regalare per Natale
1- Banda biscotti
Banda biscotti è un laboratorio di pasticceria carceraria di Verbania. Al suo interno vengono realizzati prodotti da forno realizzati con materie prime biologiche ed equosolidali.
Come loro stessi raccontato “ogni biscotto racconta un carcere fatto di persone e di storie, in grado di produrre valore attraverso la creazione di possibilità di lavoro qualificato”.
L’obiettivo è offrire alle persone che vivono situazioni di svantaggio l’opportunità di esprimersi e di valorizzare il loro potenziale.
Banda biscotti offre un lavoro qualificato ai detenuti che vogliono costruirsi un futuro diverso, che vogliono apprendere una professione e che vogliono sfruttare al meglio la grande quantità di tempo che hanno all’interno del carcere.
I biscotti che vendono sono molto particolari, specialmente per il tipo di ingredienti utilizzati, tra cui la farina di farro, di riso e di castagne.
Sul loro sito è possibile scoprire quali sono i loro punti vendita, ma anche dare un’occhiata al catalogo e acquistare online i prodotti per farseli spedire a casa: biscotti, bomboniere, prodotti da forno freschi e box di dolci natalizi.
2- I Galeotti di Voci Erranti
“Hanno il sapore del biscotto fatto in casa e la fragranza della libertà”
I Biscotti Galeotti (adoro l’autoironia con cui hanno deciso di chiamare i loro prodotti) nascono da un progetto della Cooperativa Sociale Voci Erranti che gestisce diverse attività formative e lavorative all’interno della Casa di Reclusione di Saluzzo a Cuneo, in Piemonte.
L’obiettivo alla base del progetto è coinvolgere nel progetto i detenuti, per insegnare loro un mestiere e prepararli al futuro reinserimento nella società e allo stesso tempo promuovere un’economia che sia attenta alle persone e alle relazioni.
I Biscotti Galeotti sono una connessione, un’opportunità di dialogo tra i detenuti e la società esterna al carcere. A sfornarli sono Antonio, Carmine, Enzo, Toni e Vincenzo, che con l’aiuto di Lorenza recuperano le ricette della tradizione e valorizzano le materie prime del territorio, tra cui la farina di nocciole di Alba, miele di montagna, farina di mais pignulet e burro Inalpi.
Io ho avuto l’opportunità di assaggiare lo scugnizzo, un biscotto di Napoli con farina, cacao e amarena, nato dalla ricetta della nonna di uno dei detenuti che lavorano al progetto. Vi assicuro che è davvero buonissimo!
Se desiderate acquistare i Biscotti Galeotti, ma non abitate nelle vicinanze di Saluzzo, vi basterà andare sul loro sito, scegliere i biscotti che preferite e scrivere una mail per fare il vostro ordine. Antonio, Carmine, Enzo, Toni, Vincenzo e Lorenza saranno felici di sfornare per voi le loro deliziose creazioni.
3- Libere Golosità
Libere golosità nasce nel 2019 ed è un progetto della Società Cooperativa Sociale M25 di Vicenza. I prodotti vengono realizzati nel carcere di Vicenza per proporre ai detenuti un impiego, ma soprattutto fornire loro formazione e competenza, entrambe spendibile dopo la detenzione. Il lavoro in carcere si trasforma così in uno strumento fondamentale di rieducazione che è in grado di regalare gratificazione, ma anche prodotti di qualità.
Libere golosità sono prodotti artigianali a lievitazione naturale, realizzati con una estrema cura del dettaglio e con l’aiuto di maestri fornai esperti ed appassionati dell’arte pasticciera. La varietà di prodotti è molto varia e cerca di rispettare la stagionalità degli ingredienti, sempre freschi. Tra i prodotti proposti potete trovare diverse tipologie di biscotti, grissini, crackers, ma anche dolci tipici della zona, come la veneziana, oppure con ricette ideate all’interno del carcere, come il tortino “La Domandina”.
“All’interno del carcere si intrecciano storie e speranze, esperienze vissute, conoscenze e competenze che diventano patrimonio da condividere, sogni per cui sperare ancora.”
Se desideri provali e sostenere il progetto, sul loro sito puoi trovare la lista dei punti vendita oppure il catalogo di tutti i prodotti con la possibilità di ordinarli online
In occasione del Natale i prodotti e i biscotti made in carcere sono perfetti per regalare un piccolo pensiero natalizio a qualcuno oppure per ricreare i cesti di cibo che tanto vanno di moda in questo periodo dell’anno. Allo stesso tempo potrete sostenere progetti che meritano una maggiore visibilità per la loro importanza e per il ruolo che ricoprono.
Se non siete interessati ai biscotti ma volete conoscere altri prodotti made in jail vi consiglio di dare un’occhiata al sito di Store made in carcere dove potete trovare moltissimi oggetti artigianali di economia carceraria, realizzati da uomini e donne detenuti all’interno dei carceri italiani.