Dovendo parlare di tendenze alimentari, senza dubbio uno dei trend più in voga negli ultimi anni è quello che propone la riscoperta del cibo locale, ovvero quello che nasce da materie prime a chilometro zero. Una forma di attenzione importante, che non solo può permettere di riscoprire tradizioni locali di valore, ma anche porre un interesse differente sul cibo e sulla sua provenienza. Ecco, la provenienza: sappiamo da dove viene il cibo che mangiamo? Non nel senso di dove venga prodotta quell’arancia che stiamo per sbucciare, ma da dove provengono le arance in generale.
Per rispondere a questa domanda, ci si può affidare a una mappa interattiva basata su una ricerca della Royal Society, che traccia le origini di tutti i cibi che mangiamo abitualmente. Nella mappa, infatti, si indica quali materie prime ha offerto e offre ogni continente del pianeta Terra a noi occupanti.
Partiamo dall’Europa occidentale, un’area geografica enorme, che non a caso è origine di cibi diversissimi tra loro: dalle carote agli asparagi, passando per i lupini, la menta e -ovviamente- le olive, regine del Mediterraneo.
Dall’altra parte dell’Atlantico, invece arrivano mirtilli, fragole, lamponi e uno dei simboli dell’immaginario americano: la zucca
Tantissimi i cibi che arrivano dall’oriente: riso, soia, mele, albicocche, cannella e melanzane, tra gli altri.
In tutta questa abbondanza, risalta il continente australe, che ha offerto al mondo solo la macadamia, del resto è il nuovissimo mondo non a caso.
Oltre a questa mappa, sul sito sono presenti altre tabelle che indicano dove vengono prodotti attualmente queste materie prime e anche le abitudini alimentari di queste aree.