Il cake design, croce e delizia dei golosi: torte bellissime, sì, ma spesso immangiabili. È anche colpa dello stramaledetto Boss delle torte Buddy Valastro se la tendenza è diventata mainstream portando glitter, creme di burro colorate e accessori senza senso in cima a montagne di pan di spagna. Se già il pensiero di mangiarne mezza porzione vi fa stringere lo stomaco, allora Cakeland potrebbe diventare il vostro peggiore incubo.
Di cosa stiamo parlando? Cakeland è un’esperienza estrema di cake design, uno spazio dove chi entra può passeggiare e muoversi dentro a un’enorme torta. Ovviamente non si tratta di dolci veri ma di sculture e installazioni: pareti coloratissime (rosa e verde menta) arricchite da elementi decorativi atipici per dei dessert come animali impagliati, coltelli a serramanico, borchie e tacchi stiletto. Inoltre numerosi specchi e lustrini sparsi ovunque creano giochi di luce che contribuiscono a rendere l’esperienza ulteriormente surreale.
La mente dietro a questo progetto è quella di Scott Hove, un artista nato a San Francisco che vive a Los Angeles, i cui lavori si basano su forti contrasti concettuali come luce e buio, bellezza e violenza, bene e male. Hove svela in un’intervista che il fascino per questi dualismi è legato al luogo dov’è cresciuto, ovvero vicino a un cimitero circondato da vasti spazi naturali che l’ha costretto in giovane età a provare sentimenti contrastanti.
L’artista vuole riproporre il suo disagio adolescenziale agli osservatori portandoli fuori dalla comfort zone: lo fa associando alle torte, che sono tipicamente legate ad emozioni positive, elementi oscuri che creano alienazione. I più curiosi possono trovare altre immagini di Cakeland sul sito dell’artista.
FONTE | Dazed Digital